Recensioni
Il giornale della musica
maggio 2005
Paolo Salomone
Quello canta con i piedi
Un manuale "di consapevolezza" di Laura Fedele, per usare
la voce a tutti i livelli
"Cominciamo dai piedi. Così lontani dalle
corde vocali, così spesso trascurati e dimenticati, e invece,
così importanti". Non male come cartolina di presentazione
questa osservazione che troviamo tra gli "elementi del canto"
valutati attentamente da Laura Fedele nel simpatico, e allo stesso tempo,
serioso Il canto: appunti di viaggio. Colpisce sin
dalle prime righe di auto-introduzione al testo (niente prolusioni di
grandi corde vocali a sostegno dell'opera!) un linguaggio spontaneo,
confidenziale (l'uso del "tu" e di allucuzioni amicali) che
raggiunge direttamente i fondamenti stessi dell'essere, del muoversi,
del raccontare, in poche parole, del cantare: "La voce non è
uno strumento costruito dall'uomo, la voce è l'uomo stesso".
Così, con le salde convinzioni di chi ha saputo vivere un percorso
di conoscenza in modo coerente, di chi ha saputo imparare insegnando
e condividendo riflessioni, esperienze con allievi ed artisti compagni
di viaggio, l'autrice sforna un testo di agilissima lettura rivolto,
cosa importantissima, non solo ai vocalisti della pop music, agli specialisti
del soul, ma un po' a tutti i cantanti, di professione e no, anche a
quelli che... una voce "bella" non ce l'hanno, magari neppure
un'intonazione inflessibile.
Un capitoletto introduttico - Consapevolezza e
istinto - con un linguaggio semplice, diretto, a volte ingenuo,
ma mai superficiale, offre in poche righe pilastri fondamentali (è
da leggere con attenzione e, soprattutto, con partecipazione) sui quali
costruire poi un percorso, rigorosamente personale, alla scoperta e
alla formazione tecnico-espressiva della propria voce.
Nel secondo capitolo troviamo, espressi in modo chiaro
e con brevi ma decisivi esempi riportati sul cd allegato, gli elementi
fondamentali del canto: come trattare l'intonazione, la quadratura ritmica
ed il senso del ritmo, il timbro e il colore, l'agilità e l'interpretazione.
Parole decisive, convinte e convincenti di chi, oltre a crederci, ha
potuto sperimentare validi percorsi di maturazione.
Cos'è il timbro? E' il suono della nostra voce,
attraverso il quale traspare la "personalità, questo è
il punto"; gradevole o meno, il timbro deve servire a comunicare
le proprie emozioni e per comunicarle dobbiamo essere liberi di provarle,
di viverle. Il colore? "E' l'intenzione che si dà al canto,
ed è decisamente legato all'interpretazione" e quindi allo
stile del brano affrontato. "L'importante è che ogni cantante
abbia le idee chiare riguardo alle proprie possibilità timbriche",
che conosca a fondo estensione e funzionamento delle corde vocali.
Ma il proprio strumento vocale non si può vedere,
toccare con mano ed ecco che viene in aiuto il grande senso di concretezza,
la capacità di Laura Fedele nel proporre esemplificazioni efficaci,
che colpiscono, che giungono sicuramente a segno. Così, per curare
la pronuncia "immagina che ci siano sillabe che vanno e
sillabe che tornano", i vocalizzi non possono identificarsi
con pratiche sclerotizzate perché "oltre ad essere precisi,
devono anche avere un'anima", se vuoi un'interpretazione realmente
espressiva non basteranno sorrisi e pronunce perfette "se non sbloccherai
anche gli occhi, vero specchio dell'anima".
Terzo capitolo: Gestione del palco, argomento
importante e pochissimo considerato nella usuale trattatistica sul canto.
Ci insegna le strategie giuste per diventare "animali da palcoscenico",
a tenere gli occhi aperti, a guardare verso il pubblico, a considerare
la presenza scenica come elemento di fondamentale importanza, a sviluppare
le competenze atte a contenere "l'ansia di riempire la scena",
a saper gestire i tempi teatrali, a seguire con il microfono tutti i
movimenti del viso.
Segue, naturale ed originale compendio del capitolo
precedente, La gestione della Band. Chi mai ci aveva pensato
ad insegnarc i, in quanto cantanti, le tecniche della leadership "per
non dipendere completamente dal pianista o dal chitarrista".
IL libro termina con una parte più tecnica,
con approfondimenti stilistici sul canto jazz, blues e gospel e sull'improvvisazione
(variazioni sul tema, canto scat, analisi di strutture armoniche, giri
di accordi, relazioni tra le tonalità). In questa sezione, un
breve paragrafo si occupa del canto corale "a cappella", con
qualche consiglio giusto per sperimentare percorsi corali autogestiti,
con lo scopo di aprire la mente e sviluppare la musicalità. |
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Laura Fedele è una bravissima musicista e un'ottima interprete
di cui sulla nostra rivista ci siamo recentemente soffermati per recensire
il suo ultimo disco dedicato a Nina Simone, preceduto, qualche anno
fa da un omaggio a Toma Waits.
Laura è senza dubbio un'artista seria che ha scelto una strada
lunga e faticosa per emergere ma siamo convinti che questa sua dedizione
all'alta causa musicale, possa alfine premiarla, dischiudendele anche
interessanti opportunità all'estero.
Laura Fedele però oltre ad essere una grande pianista jazz e
un'ottima cantante, ha anche un'altra attività che la riempie
di orgoglio. Laura infatti ancora oggi da lezioni di canto e questo
rapporto intenso con i suoi allievi l'ha condotta a scrivere un testo
- Il canto: appunti di viaggio - in cui cerca di far
risaltare le caratteristiche tra un mediocre e un bravo cantante.
In questa sua analisi, Laura non indulge unicamente nella tonalità,
nel colore e nell'estensione della voce ma affida a questo libro i suoi
suggerimenti - annotati dopo una lungua frequentazione di palcoscenici
- su come impostare il lavoro di entartainer.
E allora molti sono i consigli su come stare sul palco, che vstiti
indossare, come muovere i piedi e il microfono, come dosare la gestualità,
comme osservare il pubblico. Un libro quindi ricco di aneddoti - bellissimo
quello dedicato al magnetismo di Miriam makeba - e di suggerimenti su
come utilizzare al meglio le proprie caratteristiche vocali. Se vi piace
il canto, se volete intraprendere una carriera artistica e già
vi immaginate front man del vostro gruppo, questo libro fa
per voi, se invece, come me, cantate unicamente sotto la doccia, potrà
fornirvi interessanti informazioni su come gestire meglio il canto (e
impressionare ancora di più i vicini di casa). Al volume è
accluso un cd contenende ben 66 esempi musicali, con particolare attenzione
verso il blues ed il jazz, eseguiti dalla Fedele al piano. Questi test
musicalli consentono al lettore di sperimentare direttamente attraverso
l'alscolto, la propria voce. Un volume davvero interessante e ricco
di curiosità che fa risalatare la bravura e l'intelligenza di
questa interprete che meriterebbe davvero maggior considerazione.
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